2017 Rea / Universal
Canzone del maggio
Sinàn capudàn pascià
Khorakhané (A forza di essere vento)
Dolcenera
Una storia sbagliata
Coda di lupo
Il testamento di Tito
Canzone per l’estate
Il bombarolo
Amore che vieni amore che vai
La guerra di Piero
Volta la carta
“De André canta De André Vol. III” è un percorso di riavvicinamento con le opere del noto padre che il cantautore genovese affronta declinando quei colori familiari secondo tinte moderne. Gli arrangiamenti, i suoni e l’interpretazione sono figlie della visione moderna di un figlio che rilegge l’illuminata scia della musica del padre. Un lavoro che pone Cristiano De André non solo come unico erede di una tradizione che è già diventata popolare ma anche come unica voce in grado di ridisegnare i solchi di quelle note. «Voglio vivere così, nelle spume degli angeli, tra le infinite cadute delle stelle, nella casa che mi hai costruito, dove abita il tuo profumo. – commenta con parole ispirate Cristiano De André – Voglio vivere ancora vent’anni nel calore del tuo abbraccio, nel maestrale, fra gli alberi e le foglie. Fra i rami di rosmarino e nella giostra delle lepri, nelle notti dei fantasmi sulle tegole e nell’ignoto delle onde in cerca di un porto, come la tua attenzione. Per questa luce di giustizia e in questa strada che guarisce, voglio vivere e imparare ancora come si fa.» Nel nuovo disco come nel “De Andre canta De Andre Tour 2017” – che continua in tutta Italia e ha già registrato nove sold out – il cantautore interpreta un repertorio ricco di nuovi brani del padre che si affiancheranno a quelli contenuti nei precedenti progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009) e “De André canta De André – Vol. 2” (2010). Il disco è stato registrato da Giancarlo Pierozzi con la produzione artistica di Cristiano De Andrè e la produzione esecutiva di Rita Allevato per Rea Edizioni Musicali. Il disco è stato mixato e masterizzato da Paolo Iafelice per Adesiva Discografica Milano mentre l’art direction, l’artwork e le foto sono a cura di Dino Buffagni.